"Prendersi cura di questi malati significa prendersi in carico la loro complessità. Significa sostenere e rassicurare le famiglie che sono parte nintegrante del processo di terapia"
La malattia di Alzheimer è una tragedia silenziosa ma potente, per chi la subisce e per i familiari che assistono i pazienti. Provoca modifiche straordinarie nella vita delle persone e delle famiglie in cui si manifesta la patologia. E' una malattia che colpisce la persona nella sua interezza dapprima con i sintomi cognitivi quali perdita della memoria, disorientamento spazio-temporale, difficoltà nel linguaggio, disturbi del pensiero astratto.
Inizialmente il malato nega i propri diusturbi, ma quando interferiscono nella vita quotidiana i familiari si devono prendere totalmente carico della persona. La disabilità inizialmente riguarda le attività più complesse come la gestione del denaro, fare la spesa ecc. ma con il progredire della malattia il malato diviene totalmente incapace di curare la propria persona in tutte le attività della vita quotidiana. A queste continue perdite si aggiungono spesso sin dalle prime fasi della malattia sintomi non cognitivi e psicotici che sono dovuti all'evoluzione della malattia stessa, ma anche a comportamenti sbagliati del caregiver o scorrette terapie farmacologiche.
I disturbi del comportamento quali agitazione, aggressività, ansia, ripetitività, comportamenti motori aberranti, ecc., insieme alla progressiva disabiolità, rappresentano la più frequente causa di istituzionalizzazione. Ogni malato presenta disturbi diversi in diverse fasi della malattia e questo rende molto difficile la gestione aumentando il peso dell'assistenza e lo stress a carico delle famiglie. I familiari che assistono il malato si trovano a dover fornire un carico assistenziale sempre maggiore con costi crescienti ed al tempo stesso gestire una vastissima gamma di sentimenti ed emozioni: risentimento, paura, preoccupazione, sfiducia, timore di non essere adeguati o di aver fatto gravi errori.
Prendersi cura di questi malati significa prendersi in carico la sua complessità. Significa sostenere e rassicurare le famiglie che sono parte integrante del processo di cura. La malattia di Alzheimer è inguaribile ma non è incurabile: richiede interventi molto qualificati e competenti per la diagnosi, la terapia, la riabilitazione, interventi senza limiti di durata che perseguano lo scopo di contrastare la malattia rallentandone il decorso ed i suoi effetti devastanti. Il malato di Alzheimer ha bisogno di un ambiente sia fisico che relazionale in grado di fungere da protesi al paziente promuovendone il benessere.
L'ambiente fisico deve essere rassicurante ed accogliente, il più possibile familiare e di aspetto "semplice", senza troppi colori, immagini e mobilia per non scatenare disturbi comportamentali. Gli spazi devono essere luminosi e sicuri con punti di riferimento ben chiari e visibili in grado di facilitare e stimolare le capacità resiudue e consentire al malato di muoversi in libertà sia negli spazi chiusi che aperti. E' di fondamentale importanza il gioardino Alzheimer che nella nostra struttura è stato studiato e creato per poter svolgere un programma terapeutico di stimolazione sensoriale completo. Viene garantita la valorizzazione della capacità di movimento che persiste a lungo nella malattia e consente a coloro che presentano disturbi, come il wandering, di muoversi con un senso di spazio me di libertà, in massima sicurezza, poichè mè di facile accessibilità ed i percorsi riconducono tutti al punto di partenza. Anche chi non riece più a deambulare percepisce il giardino come un luogo di benessere, fonte di stimolazioni come colori e odori in grado di suscitare nella persona piacevoili sensazioni nelle diverse stagioni.L'ambiente sarebbe inefficace senza un personale adeguatamente formato e preparatro su questa tipologia di malato, che oltre a rapportarsi nel rispetto della dignità della persona deve mettere in tutte le operazioni di ogni giorno un pizzico di umanità indispensabile per la buona riuscita dell'interveto.
Lìobiettivo specifico che è stato posto alla base del servizio è quello di garantire agli ospiti affetti da demenza con gravi disturbi del comportamento, le necessarie condizioni di protezione e sicurezza ed allo stesso tempo ritmi di vita e stimoli riabilitativi adeguati alle loro ridotte capacità cognitive e funzionali. Per il malato di Alzheimer sarà quindi importante vivere in un ambiente adeguato alle sue progressive necessità ed in un clima relazionale capace di dargli fiducia e rassicurarlo: egli ha bisogno di tutta la serenità possibile per poter utilmente concentrare le proprie energie nel mantenimento delle sue capacità.
Vera Benella - Responsabile Amministrativo "Non ti scordar di me"
Pubblicato il: 04-06-2015 - Categoria : News
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